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Preghiera funebre
Mar Nov 15, 2011 5:26 pm Da Selene°La sposa Cadavere°
De profùndis clamàvi ad te, Dòmine;
Dòmine, exàudi vocem meam.
Fiant àures tuæ intendèntes
in vocem deprecatiònis meæ.
Si iniquitàtes observàveris, Dòmine,
Dòmine, quis sustinèbit?
Quia apud te propitiàtio est,
et propter legem tuam sustìnui te, Dòmine.
Sustìnuit ànima mea in verbo ejus,
speràvit ànima mea in Dòmino.
A custòdia matutìna usque ad noctem,
speret Ìsraël …
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Dòmine, exàudi vocem meam.
Fiant àures tuæ intendèntes
in vocem deprecatiònis meæ.
Si iniquitàtes observàveris, Dòmine,
Dòmine, quis sustinèbit?
Quia apud te propitiàtio est,
et propter legem tuam sustìnui te, Dòmine.
Sustìnuit ànima mea in verbo ejus,
speràvit ànima mea in Dòmino.
A custòdia matutìna usque ad noctem,
speret Ìsraël …
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san. valentino? cosa regalerete?
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LUPETTA 91
Big Punisher
QUEL POVERO DIAVOLO
._-*Iris*-_.
Frah
Marti
Aurora
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
wow davvero?Don Scream ha scritto:anche se domani lo chiederò a una che mi piace
buona sfortuna...ehm FORTUNA!
sai, sei come un mio fratello e voglio che tu sia felice ( )
Aurora- Tenente DAAAAN
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
io sono sempre felice, e neanche prendo la morfina tutti i giorni
Don Scream- Mucca pazza
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
si infatti tu la prendi tutti i minuti la morfinaDon Scream ha scritto:io sono sempre felice, e neanche prendo la morfina tutti i giorni
Aurora- Tenente DAAAAN
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
Don Scream ha scritto:anche se domani lo chiederò a una che mi piace
io tifo per te!!!! good luck
._-*Iris*-_.- Sciacallo
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
La morfina è un alcaloide che si trova maggiormente nella capsula immatura di Papaver somniferum. Viene isolato dall'oppio (il lattice derivato dall'incisione della capsula immatura del Papaver somniferum). Tramite reticulina si formano poi gli alcaloidi morfinanici dei quali fa parte la morfina.
Per le sue proprietà narcotico-stupefacenti e perché provoca grave dipendenza è sottoposta alle leggi sugli stupefacenti: la dipendenza
fisiologica si instaura dopo un periodo che va da una a due settimane
di uso, ma per alcuni soggetti possono bastare poche dosi per creare
dipendenza psicologica.
Viene utilizzata in medicina come potente analgesico per il trattamento del dolore acuto e cronico.
Storia [modifica]
Fu scoperto (isolato la prima volta) dal farmacista Friedrich Sertürner nei primi anni del XIX secolo. Oggi viene anche sintetizzato da fenilalanina e 4-idrossifenilacetaldeide; la Norcolaurina è un'importante prodotto intermedio.
Meccanismo d'azione [modifica]
È stato dimostrato negli anni '60 che l'azione della morfina e degli oppioidi in generale è dovuta alla loro capacità di superare la barriera emato-encefalica e legarsi ai recettori oppioidi delle cellule cerebrali, specialmente nel talamo e nel sistema limbico.
In particolare manifestano un'azione agonista, cioè attivano, nei
confronti dei recettori oppioidi di tipo μ e agonista parziale, ovvero
attivano dando una risposta minore di quella attendibile, nei confronti
dei recettori δ, provocando, così, due effetti:
Tutto questo provoca l'inibizione della trasmissione nocicettiva
periferica al sistema nervoso centrale e influenza l'emotività e il
comportamento: in assenza di morfina tali recettori sono bersaglio
naturale degli oppioidi endogeni, in particolare endorfine e encefaline,
due classi di sostanze sintetizzate dall'organismo per attenuare il
dolore. L'effetto è una potentissima azione analgesica unita alla
depressione del centro cerebrale preposto al controllo della
respirazione.
Due farmaci, il naloxone e il naltrexone,
sono in grado di spostare le molecole di morfina e analoghi dai
recettori cerebrali, interrompendone l'azione: in particolare l'azione
del naloxone è estremamente rapida, cosa che lo rende un farmaco
salvavita in caso di intossicazione acuta da oppiacei (overdose).
Il naltrexone invece si lega in modo più duraturo a tali recettori e
inibisce l'azione di oppio e derivati per un periodo prolungato nel
tempo, e si usa nella disintossicazione per impedire l'effetto
eccitatorio della droga.
Effetti indotti [modifica]
Le prime sperimentazioni di morfina e della più potente eroina
sono spesso prive di effetti definiti "piacevoli", e a volte anzi
possono provocare uno stato ansioso. Nausea e vomito sono effetti
frequenti legati all'azione degli oppiodi su una zona del cervello nota
come area postrema,
al di fuori della barriera ematoencefalica e non ad una specifica
tossicità. L'effetto è comunque in parte soggettivo e dipende dalla
situazione psicologica e soprattutto dalla modalità di assunzione e
dalla tolleranza individuale. La morfina può produrre una sensazione di
euforia e benessere fisico generalizzato; vi è uno stato di abbassata
reattività psico-fisica associata a brevi momenti di confusione e
ottundimento dei sensi.
Con il tempo e il ripetersi delle assunzioni l'organismo sviluppa
sia dipendenza sia assuefazione agli effetti; le sensazioni piacevoli
durano sempre meno e sono sempre meno intense, e il tossicomane deve
aumentare gradualmente la dose per ottenere gli stessi effetti.
All'inizio del consumo abituale di morfina è relativamente facile
mantenere una vita normale, ma poco a poco oltre a quella psicologica
si instaura la dipendenza fisica, per cui diventa sempre più difficile
staccarsi dalla sostanza, e inizia a svilupparsi il bisogno di
assumerne in continuazione, a qualsiasi costo, con effetti devastanti
sulla socialità e sulla salute mentale.
Effetti collaterali [modifica]
Effetti collaterali indesiderati sono:
L'uso prolungato può provocare tolleranza inversa e dipendenza fisica e psichica, cioè:
Intossicazione acuta (overdose) [modifica]
Anche se l'organismo si abitua gradualmente alla morfina e derivati,
può accadere che la dose assunta (incidentalmente o intenzionalmente, o
ancora per nuova assunzione dopo un periodo di astinenza prolungata, in
cui l'organismo ha ridotto la tolleranza) sia troppo elevata, inducendo
uno stato di intossicazione acuta che è letale se non viene curato
immediatamente. La sindrome da overdose è specifica e inconfondibile,
diagnosticabile dalla presenza di tre sintomi: miosi, respirazione
ridotta o assente e coma.
In questo caso occorre somministrare immediatamente naloxone e
sottoporre il paziente a rianimazione, cercando di ripristinare la
funzione respiratoria. Complicanze letali che possono sopraggiungere,
specie se il soggetto è affetto da cardiopatie o tossicodipendente,
sono edema polmonare, insufficienza cardiaca destra (cuore polmonare acuto), infarto, e paralisi intestinale, che vanno trattate con terapia rianimativa e sintomatica.
Intossicazione cronica [modifica]
L'uso cronico conduce a uno stato di intossicazione la cui gravità
dipende molto dal dosaggio medio assunto, dal tipo di droga, dalla sua
purezza e dal modo in cui viene assunta; molto spesso, trattandosi di
droghe "da strada", a questi fattori si aggiungono altre patologie
dovute alla scarsa o inesistente igiene e alle sostanze mescolate alla
morfina base per diluirla (in genere lattosio o mannite, ma a volte anche polvere di marmo o sostanze tossiche come stricnina, piombo o chinino),
per cui può essere difficile separare gli effetti diretti
dell'intossicazione da morfina da quelli secondari dello stile di vita
del tossicomane.
Fisicamente, i sintomi sono pelle secca e sudorazione facile,
stitichezza, alterazioni dentarie, dimagrimento progressivo, problemi
epatici, cuore polmonare cronico (polmone da narcotici), una serie di
malattie renali, immunitarie ed allergiche. Si possono riscontrare
lesioni al cervello e al sistema nervoso centrale e periferico;
compaiono alterazioni della vista (miosi estrema, nistagmo, atrofia del
nervo ottico fino alla cecità) e dell'udito.
Dal punto di vista comportamentale e psichico il soggetto è ansioso,
irrequieto, ha scarso appetito. L'attività sessuale è ridotta o
assente. Il carattere si modifica profondamente: il consumatore
abituale diventa apatico, indifferente, privo di iniziativa: è
interessato principalmente alla droga. Tutti gli impegni, di qualunque
genere, finiscono per essere trascurati, come anche l'affettività.
Vengono colpite anche le funzioni intellettive: la memoria e
l'attenzione si indeboliscono, l'ideazione è rallentata e possono
comparire allucinazioni, psicosi e tendenze suicide.
Oltre a questo, devono essere menzionate le conseguenze della
modalità di assunzione: l'usare siringhe non sterili e già usate da
altri, il diluire le dosi con acqua non pura e a volte il praticarsi
iniezioni attraverso i vestiti porta a una grande incidenza di ascessi,
flemmoni, tromboflebiti; è altissima fra i tossicodipendenti
l'incidenza di AIDS e di epatite
B e C. Altre conseguenze gravi vengono dalla mancanza di controllo: gli
incidenti automobilistici sono più frequenti e gravi, come anche i
comportamenti violenti e irresponsabili.
Sindrome da astinenza [modifica]
I sintomi della crisi da astinenza sono progressivi e vanno
aumentando fino a raggiungere il culmine dopo circa tre giorni; oltre
questo tempo regrediscono nell'arco di dieci-quindici giorni, anche se
ancora per alcuni mesi il soggetto può avvertire ansia, tremori, dolori
diffusi e sensazione di freddo.
Il decorso acuto si può dividere in quattro fasi:
Come già detto, oltre le 72 ore tutti i sintomi regrediscono
lentamente. La crisi nell'adulto non è letale, nei neonati di madre
eroinomane o morfinomane invece la crisi da astinenza che si verifica
subito dopo il parto è mortale se non viene trattata con
somministrazione via via decrescente di morfina per alcuni giorni.
Terapia [modifica]
L'intossicazione acuta è di esclusiva competenza medica e va trattata in rianimazione,
come anche le complicanze eventuali; quella cronica richiede
assolutamente, per avere successo, la ferma e costante volontà del
tossicomane a collaborare, e inizia con lo "svezzamento", o graduale
con sostitutivi (metadone e altri agonisti o antagonisti della morfina) o brusco con sedativi e benzodiazepine, clonidina, doxepina, antidolorifici e antidepressivi. A questa segue una psicoterapia della durata di almeno due anni, individuale o di gruppo, coaduivata dalla somministrazione di naltrexone
che evita ricadute casuali bloccando l'effetto piacevole della droga.
Sembra che tali terapie siano più efficaci se svolte in particolari
comunità residenziali. Si inizia contemporaneamente a preparare il
ritorno del paziente nella vita sociale e lavorativa, con corsi
professionali, apprendistato o altri metodi di inserimento.Tuttavia,
come già detto, ogni sforzo è destinato a fallire se da parte del
soggetto non c'è la volontà cosciente e la motivazione necessaria,
entrambe durature nel tempo, per collaborare all'opera di recupero
intrapresa. Non è possibile basarsi su dichiarazioni estemporanee o
promesse di "voler cambiare", ma deve essere presente da parte del
paziente un impegno quotidiano costante, puntuale e senza cedimenti.
Bibliografia [modifica]
Per le sue proprietà narcotico-stupefacenti e perché provoca grave dipendenza è sottoposta alle leggi sugli stupefacenti: la dipendenza
fisiologica si instaura dopo un periodo che va da una a due settimane
di uso, ma per alcuni soggetti possono bastare poche dosi per creare
dipendenza psicologica.
Viene utilizzata in medicina come potente analgesico per il trattamento del dolore acuto e cronico.
Storia [modifica]
Fu scoperto (isolato la prima volta) dal farmacista Friedrich Sertürner nei primi anni del XIX secolo. Oggi viene anche sintetizzato da fenilalanina e 4-idrossifenilacetaldeide; la Norcolaurina è un'importante prodotto intermedio.
Meccanismo d'azione [modifica]
È stato dimostrato negli anni '60 che l'azione della morfina e degli oppioidi in generale è dovuta alla loro capacità di superare la barriera emato-encefalica e legarsi ai recettori oppioidi delle cellule cerebrali, specialmente nel talamo e nel sistema limbico.
In particolare manifestano un'azione agonista, cioè attivano, nei
confronti dei recettori oppioidi di tipo μ e agonista parziale, ovvero
attivano dando una risposta minore di quella attendibile, nei confronti
dei recettori δ, provocando, così, due effetti:
- a)bloccano il rilascio dei neurotrasmettitori a livello presinaptico
- b)provocano la fuoriuscita di ioni potassio dal neurone post-sinaptico
Tutto questo provoca l'inibizione della trasmissione nocicettiva
periferica al sistema nervoso centrale e influenza l'emotività e il
comportamento: in assenza di morfina tali recettori sono bersaglio
naturale degli oppioidi endogeni, in particolare endorfine e encefaline,
due classi di sostanze sintetizzate dall'organismo per attenuare il
dolore. L'effetto è una potentissima azione analgesica unita alla
depressione del centro cerebrale preposto al controllo della
respirazione.
Due farmaci, il naloxone e il naltrexone,
sono in grado di spostare le molecole di morfina e analoghi dai
recettori cerebrali, interrompendone l'azione: in particolare l'azione
del naloxone è estremamente rapida, cosa che lo rende un farmaco
salvavita in caso di intossicazione acuta da oppiacei (overdose).
Il naltrexone invece si lega in modo più duraturo a tali recettori e
inibisce l'azione di oppio e derivati per un periodo prolungato nel
tempo, e si usa nella disintossicazione per impedire l'effetto
eccitatorio della droga.
Effetti indotti [modifica]
Le prime sperimentazioni di morfina e della più potente eroina
sono spesso prive di effetti definiti "piacevoli", e a volte anzi
possono provocare uno stato ansioso. Nausea e vomito sono effetti
frequenti legati all'azione degli oppiodi su una zona del cervello nota
come area postrema,
al di fuori della barriera ematoencefalica e non ad una specifica
tossicità. L'effetto è comunque in parte soggettivo e dipende dalla
situazione psicologica e soprattutto dalla modalità di assunzione e
dalla tolleranza individuale. La morfina può produrre una sensazione di
euforia e benessere fisico generalizzato; vi è uno stato di abbassata
reattività psico-fisica associata a brevi momenti di confusione e
ottundimento dei sensi.
Con il tempo e il ripetersi delle assunzioni l'organismo sviluppa
sia dipendenza sia assuefazione agli effetti; le sensazioni piacevoli
durano sempre meno e sono sempre meno intense, e il tossicomane deve
aumentare gradualmente la dose per ottenere gli stessi effetti.
All'inizio del consumo abituale di morfina è relativamente facile
mantenere una vita normale, ma poco a poco oltre a quella psicologica
si instaura la dipendenza fisica, per cui diventa sempre più difficile
staccarsi dalla sostanza, e inizia a svilupparsi il bisogno di
assumerne in continuazione, a qualsiasi costo, con effetti devastanti
sulla socialità e sulla salute mentale.
Effetti collaterali [modifica]
Effetti collaterali indesiderati sono:
- Miosi (pupille a spillo)
- Ipotermia con sudori freddi, convulsioni
- Diuresi ridotta
- Depressione della respirazione e dell'attività vasomotoria
- Nausea, vomito e, a lungo andare, epatomegalia
- Disturbi del sonno
- Aumento della secrezione dell'ormone adrenocorticotropo, che stimola quella di cortisolo, ormone della crescita e prolattina;
- Inibizione degli ormoni sessuali ipofisari e periferici, mancanza
di desiderio sessuale e di mestruazioni nelle donne e impotenza negli
uomini - Stipsi, per riduzione della motilità intestinale
- Morte per avvelenamento, infarto o altro (vedi paragrafo relativo)
L'uso prolungato può provocare tolleranza inversa e dipendenza fisica e psichica, cioè:
- può indurre una riduzione della produzione degli oppioidi endogeni
(in presenza di un prodotto esterno, il nostro organismo, per
risparmiare energia, riduce una propria funzione fisiologica), dando
luogo a dipendenza fisica; - può provocare l'insorgere di atteggiamenti ansiosi, tipici di una dipendenza fisica.
Intossicazione acuta (overdose) [modifica]
Anche se l'organismo si abitua gradualmente alla morfina e derivati,
può accadere che la dose assunta (incidentalmente o intenzionalmente, o
ancora per nuova assunzione dopo un periodo di astinenza prolungata, in
cui l'organismo ha ridotto la tolleranza) sia troppo elevata, inducendo
uno stato di intossicazione acuta che è letale se non viene curato
immediatamente. La sindrome da overdose è specifica e inconfondibile,
diagnosticabile dalla presenza di tre sintomi: miosi, respirazione
ridotta o assente e coma.
In questo caso occorre somministrare immediatamente naloxone e
sottoporre il paziente a rianimazione, cercando di ripristinare la
funzione respiratoria. Complicanze letali che possono sopraggiungere,
specie se il soggetto è affetto da cardiopatie o tossicodipendente,
sono edema polmonare, insufficienza cardiaca destra (cuore polmonare acuto), infarto, e paralisi intestinale, che vanno trattate con terapia rianimativa e sintomatica.
Intossicazione cronica [modifica]
L'uso cronico conduce a uno stato di intossicazione la cui gravità
dipende molto dal dosaggio medio assunto, dal tipo di droga, dalla sua
purezza e dal modo in cui viene assunta; molto spesso, trattandosi di
droghe "da strada", a questi fattori si aggiungono altre patologie
dovute alla scarsa o inesistente igiene e alle sostanze mescolate alla
morfina base per diluirla (in genere lattosio o mannite, ma a volte anche polvere di marmo o sostanze tossiche come stricnina, piombo o chinino),
per cui può essere difficile separare gli effetti diretti
dell'intossicazione da morfina da quelli secondari dello stile di vita
del tossicomane.
Fisicamente, i sintomi sono pelle secca e sudorazione facile,
stitichezza, alterazioni dentarie, dimagrimento progressivo, problemi
epatici, cuore polmonare cronico (polmone da narcotici), una serie di
malattie renali, immunitarie ed allergiche. Si possono riscontrare
lesioni al cervello e al sistema nervoso centrale e periferico;
compaiono alterazioni della vista (miosi estrema, nistagmo, atrofia del
nervo ottico fino alla cecità) e dell'udito.
Dal punto di vista comportamentale e psichico il soggetto è ansioso,
irrequieto, ha scarso appetito. L'attività sessuale è ridotta o
assente. Il carattere si modifica profondamente: il consumatore
abituale diventa apatico, indifferente, privo di iniziativa: è
interessato principalmente alla droga. Tutti gli impegni, di qualunque
genere, finiscono per essere trascurati, come anche l'affettività.
Vengono colpite anche le funzioni intellettive: la memoria e
l'attenzione si indeboliscono, l'ideazione è rallentata e possono
comparire allucinazioni, psicosi e tendenze suicide.
Oltre a questo, devono essere menzionate le conseguenze della
modalità di assunzione: l'usare siringhe non sterili e già usate da
altri, il diluire le dosi con acqua non pura e a volte il praticarsi
iniezioni attraverso i vestiti porta a una grande incidenza di ascessi,
flemmoni, tromboflebiti; è altissima fra i tossicodipendenti
l'incidenza di AIDS e di epatite
B e C. Altre conseguenze gravi vengono dalla mancanza di controllo: gli
incidenti automobilistici sono più frequenti e gravi, come anche i
comportamenti violenti e irresponsabili.
Sindrome da astinenza [modifica]
I sintomi della crisi da astinenza sono progressivi e vanno
aumentando fino a raggiungere il culmine dopo circa tre giorni; oltre
questo tempo regrediscono nell'arco di dieci-quindici giorni, anche se
ancora per alcuni mesi il soggetto può avvertire ansia, tremori, dolori
diffusi e sensazione di freddo.
Il decorso acuto si può dividere in quattro fasi:
- I° grado: da sei a dodici ore dall'ultima assunzione
cominciano a manifestarsi respiro accelerato, sudorazione, rinorrea,
sbadigli; il sonno è profondo ma agitato; il soggetto è irrequieto. - II° grado: dopo 24 ore i sintomi si accentuano, e gli
sbadigli possono essere tanto forti da arrivare a lussare la mandibola;
compare una forte lacrimazione e le pupille si dilatano (midriasi);
compaiono tremori, dolori e scosse muscolari, e la pelle diventa fredda
e sudata, mentre tutti i peli si rizzano (sindrome del "tacchino
freddo") con caldane e totale scomparsa dell'appetito. - III° grado: tra 24 e 48 ore i sintomi si accentuano ancora e
si aggiungono l'innalzamento della temperatura corporea e della
pressione arteriosa, il battito cardiaco e il respiro accelerano, si ha
nausea e forti contrazioni intestinali con vomito e diarrea. - IV° grado: tra 48 e 72 ore la crisi raggiunge il suo
massimo: forti brividi squassano tutto il corpo e la sensazione di
freddo è molto intensa. I piedi scalciano involontariamente e compaiono
crampi muscolari e dolori forti e diffusi a carico delle ossa.
Come già detto, oltre le 72 ore tutti i sintomi regrediscono
lentamente. La crisi nell'adulto non è letale, nei neonati di madre
eroinomane o morfinomane invece la crisi da astinenza che si verifica
subito dopo il parto è mortale se non viene trattata con
somministrazione via via decrescente di morfina per alcuni giorni.
Terapia [modifica]
L'intossicazione acuta è di esclusiva competenza medica e va trattata in rianimazione,
come anche le complicanze eventuali; quella cronica richiede
assolutamente, per avere successo, la ferma e costante volontà del
tossicomane a collaborare, e inizia con lo "svezzamento", o graduale
con sostitutivi (metadone e altri agonisti o antagonisti della morfina) o brusco con sedativi e benzodiazepine, clonidina, doxepina, antidolorifici e antidepressivi. A questa segue una psicoterapia della durata di almeno due anni, individuale o di gruppo, coaduivata dalla somministrazione di naltrexone
che evita ricadute casuali bloccando l'effetto piacevole della droga.
Sembra che tali terapie siano più efficaci se svolte in particolari
comunità residenziali. Si inizia contemporaneamente a preparare il
ritorno del paziente nella vita sociale e lavorativa, con corsi
professionali, apprendistato o altri metodi di inserimento.Tuttavia,
come già detto, ogni sforzo è destinato a fallire se da parte del
soggetto non c'è la volontà cosciente e la motivazione necessaria,
entrambe durature nel tempo, per collaborare all'opera di recupero
intrapresa. Non è possibile basarsi su dichiarazioni estemporanee o
promesse di "voler cambiare", ma deve essere presente da parte del
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
grassie._-*Iris*-_. ha scritto:Don Scream ha scritto:anche se domani lo chiederò a una che mi piace
io tifo per te!!!! good luck
Don Scream- Mucca pazza
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
prego!Facci sapere come è andata
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
potresti mettere la tua firma sotto spoiler? sta intasando il forumDon Scream ha scritto::hehe:
Re: san. valentino? cosa regalerete?
HAHAHAHA ADDIOOOOOOOOOOOOO
HAHAHA SCREAM OGGI NON SI è CONNESSO PERCHè LA RAGAZZA GLI HA DATO 6 SBERLE..E LUI POVERETTO....HAHAHAHAHAHAHHA
ECCO PERCHè NON SI VEDE OGGI
HAHAHA SCREAM OGGI NON SI è CONNESSO PERCHè LA RAGAZZA GLI HA DATO 6 SBERLE..E LUI POVERETTO....HAHAHAHAHAHAHHA
ECCO PERCHè NON SI VEDE OGGI
Aurora- Tenente DAAAAN
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
NARUTO ha scritto:HAHAHAHA ADDIOOOOOOOOOOOOO
HAHAHA SCREAM OGGI NON SI è CONNESSO PERCHè LA RAGAZZA GLI HA DATO 6 SBERLE..E LUI POVERETTO....HAHAHAHAHAHAHHA
ECCO PERCHè NON SI VEDE OGGI
E MO?
Re: san. valentino? cosa regalerete?
E MO BASTAQUEL TIZIO ha scritto:NARUTO ha scritto:HAHAHAHA ADDIOOOOOOOOOOOOO
HAHAHA SCREAM OGGI NON SI è CONNESSO PERCHè LA RAGAZZA GLI HA DATO 6 SBERLE..E LUI POVERETTO....HAHAHAHAHAHAHHA
ECCO PERCHè NON SI VEDE OGGI
E MO?
Aurora- Tenente DAAAAN
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
pero' che caratteraccioNARUTO ha scritto:E MO BASTAQUEL TIZIO ha scritto:NARUTO ha scritto:HAHAHAHA ADDIOOOOOOOOOOOOO
HAHAHA SCREAM OGGI NON SI è CONNESSO PERCHè LA RAGAZZA GLI HA DATO 6 SBERLE..E LUI POVERETTO....HAHAHAHAHAHAHHA
ECCO PERCHè NON SI VEDE OGGI
E MO?
Re: san. valentino? cosa regalerete?
è andata male con la ragazza con cui si doveva dichiarare??
Marti- Vitello Tonnato
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
...caratteraccio? vuoi fare a botte?QUEL TIZIO ha scritto:pero' che caratteraccioNARUTO ha scritto:E MO BASTAQUEL TIZIO ha scritto:NARUTO ha scritto:HAHAHAHA ADDIOOOOOOOOOOOOO
HAHAHA SCREAM OGGI NON SI è CONNESSO PERCHè LA RAGAZZA GLI HA DATO 6 SBERLE..E LUI POVERETTO....HAHAHAHAHAHAHHA
ECCO PERCHè NON SI VEDE OGGI
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Aurora- Tenente DAAAAN
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
non lo sappiamo ma aveva detto che ce lo diceva oggi....bahMearty ha scritto:è andata male con la ragazza con cui si doveva dichiarare??
Aurora- Tenente DAAAAN
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
faccio a botte solo con i maschiNARUTO ha scritto:...caratteraccio? vuoi fare a botte?QUEL TIZIO ha scritto:pero' che caratteraccioNARUTO ha scritto:E MO BASTAQUEL TIZIO ha scritto:NARUTO ha scritto:HAHAHAHA ADDIOOOOOOOOOOOOO
HAHAHA SCREAM OGGI NON SI è CONNESSO PERCHè LA RAGAZZA GLI HA DATO 6 SBERLE..E LUI POVERETTO....HAHAHAHAHAHAHHA
ECCO PERCHè NON SI VEDE OGGI
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
ok...ragazzi..vado a cambiare sesso.....QUEL TIZIO ha scritto:faccio a botte solo con i maschiNARUTO ha scritto:...caratteraccio? vuoi fare a botte?QUEL TIZIO ha scritto:pero' che caratteraccioNARUTO ha scritto:E MO BASTAQUEL TIZIO ha scritto:NARUTO ha scritto:HAHAHAHA ADDIOOOOOOOOOOOOO
HAHAHA SCREAM OGGI NON SI è CONNESSO PERCHè LA RAGAZZA GLI HA DATO 6 SBERLE..E LUI POVERETTO....HAHAHAHAHAHAHHA
ECCO PERCHè NON SI VEDE OGGI
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Aurora- Tenente DAAAAN
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
NARUTO ha scritto:
ok...ragazzi..vado a cambiare sesso.....
NOoooo... La cognata Transgender NOOOOoooOOooooOOOOOO!
Hitler, dove seiiiii?
Re: san. valentino? cosa regalerete?
Millemosche ha scritto:NARUTO ha scritto:
ok...ragazzi..vado a cambiare sesso.....
NOoooo... La cognata Transgender NOOOOoooOOooooOOOOOO!
Hitler, dove seiiiii?
Re: san. valentino? cosa regalerete?
hitler è morto, mi dispiace ( )Millemosche ha scritto:NARUTO ha scritto:
ok...ragazzi..vado a cambiare sesso.....
NOoooo... La cognata Transgender NOOOOoooOOooooOOOOOO!
Hitler, dove seiiiii?
Aurora- Tenente DAAAAN
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Re: san. valentino? cosa regalerete?
NARUTO ha scritto:
hitler è morto, mi dispiace ( )
PURE NAZISTA?
AAAAARRGGGHHHH!!!!!
Matteotti, dove sei????
Re: san. valentino? cosa regalerete?
alla mia lei faccio una mega dedica sulla strada fuori casa sua. Poi la mattina esce e la trova :hehe: ed il pome ovviamente quando ci vediamo le porterò un mazzo di fiori....un pensiero classico ma sicuro..con un occhio di riguardo al portafogli.....
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